Un pieno di emozioni. Tra campioni del passato, promesse del futuro e tanti altri momenti da ricordare. Sono arrivati in più di 500 giovedì 12 settembre al campo Consolini di Basso Acquar per il Mennea Day veronese, con tante batterie da non perdere ed ognuna con una storia da raccontare: come quella dell’ex campionessa dei 400 ostacoli Elena Zamperioli di fianco alla sua bimba Margot, o di “big Luciano” Zerbini, olimpionico a Los Angeles nel 1984 e impegnato assieme a Giovanni Tubini, ex pesista ed oggi allenatore di Marco Dodoni, per una batteria di “pesi massimi”. Ma c’era anche Daniele Zanini, l´unico veronese a correre assieme a Pietro Mennea. “Ci siamo incontrati parecchie volte in nazionale e agli Europei di Praga nel 1978 abbiamo corso insieme nella staffetta 4×400, la squadra azzurra aveva bisogno di punti e lui è venuto a gareggiare con noi nonostante avesse già corso 100, 200 e 4×100”. E ancora Emiliano Brembilla, ancora con il fiatone diversi minuti dopo la fine della sua prova. “A nuoto sarei andato sicuramente più forte. Scherzi a parte non immaginavo potesse essere così bello, c´è un´atmosfera stupenda, è il modo migliore per ricordare un campione come Mennea, un atleta incredibile, un punto di riferimento per qualsiasi sportivo in Italia e non solo”. In pista scendono anche il campione italiano di salto triplo Michele Boni e tanti altri atleti di valore assoluto, e quando il sole è ormai tramontato arriva anche Gloria Hooper, la veronese di Isola della Scala diventata la donna più veloce d’Italia che corre in batteria a fianco del presidente della Fidal veronese Stefano Stanzial ed altri dirigenti del comitato provinciale. Poi tocca anche alla batteria che ha per protagonisti i bambini dell´Abeo: pieni di sorrisi e di gioia nonostante le difficoltà di una vita complicata. Pronti a scattare veloci subito dopo lo sparo, correndo sempre più forte verso la fine della pista e verso nuovi traguardi della vita.

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