Manca davvero poco alla 12esima edizione della Veronamarathon, l’evento al centro dell’attenzione di tutta la città scaligera nel fine settimana del 5 e 6 ottobre con runner in arrivo da tutta Italia ed dall’estero. Tre i percorsi ufficiali, la 10 chilometri competitiva oltre alla non competitiva sulla stessa distanza con scopo solidale e benefico, che attende al via almeno 7 mila persone; la Cangrande da 30 chilometri, distanza ideale per gli atleti che vorranno un valido allenamento per una competizione dei mesi successivi, ed infine la distanza olimpica, quei 42,195 chilometri ricchi di fascino e di storia che hanno fatto diventare la maratona una delle regine tra qualsiasi disciplina sportiva ed un traguardo importante per tantissimi appassionati di corsa. E proprio per la maratona è arrivata in sede dell’Asd Gaac 2007 Veronamarathon, la società che organizza l’evento assieme al Comune di Verona, un attestato che nel mondo podistico vale come una laurea da parte di Paco Borao, presidente dell’AIMS (Associations of International Marathon and Distance Races), che ha allegato il certificato di iscrizione AIMS 2013 per la Maratona di Verona.  Poche parole che confermano che la Veronamarathon, così  come la Giulietta e Romeo Half Marathon di febbraio 2014,  è stata certificata dall’associazione mondiale delle maratone e delle migliori corse su strada. Ad oggi risultano associate 350 maratone provenienti da 98 nazioni di tutto il mondo, un riconoscimento importante con un attestato che sancisce l’eccellenza organizzativa e l’importanza della competizione, mentre tra i vari vantaggi c’è la certificazione insieme alla Iaaf (Federazione mondiale di atletica) della distanza di gara. Nel frattempo continua a crescere il numero dei maratoneti e a due settimane dal via sono già 1500 i partecipanti iscritti, che dovranno conquistarsi a fatica l’ambita medaglia che certificata l’arrivo al traguardo dopo 42,195 chilometri. Una medaglia che è diventata il simbolo dei runners, la prima cosa che ci si mette addosso appena tagliato il traguardo con le ultime pochissime energie residue. Prima di una t-shirt asciutta. Prima di un bicchiere d’acqua. Prima di una foto ricordo. Prima di guardarsi dietro e capire di aver concluso una splendida avventura come quella della Veronamarathon 2013.

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