Capolavoro di Giacomo Bertoncelli, atleta classe 1999 della Società “Atletica Insieme Verona”: domenica a Cassino, in occasione dei Campionati Italiani Universitari, ha vinto la medaglia d’oro nei 400hs con il tempo di 50”65. L’ostacolista veronese ha migliorato di 2 secondi il proprio personale sul giro di pista ad ostacoli ed ora guarda ai campionati italiani assoluti in programma tra un mese a Rieti. Gli ultimi 5 anni sono stati avari di soddisfazioni per Giacomo, ma ora il peggio sembra essere alle spalle: «Sino al 2017 ho ottenuto buoni risultati, secondo agli Italiani e minimo per gli Europei – racconta Bertoncelli – Poi sono stato fermato dagli infortuni e nel 2020 altro stop per il covid. Lo scorso anno di nuovo la sfortuna ci ha messo lo zampino: strappo femorale di 3 cm. e stagione compromessa, ma quest’anno finalmente le cose sembrano andare nel verso giusto». Un premio alla tua costanza e al tanto lavoro fatto: «Sì, sarebbe stato facile fermarsi e concentrarsi su altro anziché continuare ma non ho mollato e questo risultato rende merito a tutto il tempo e la passione che dedico a questo sport».A chi devi dire grazie, oltre che a te stesso? «Al mio allenatore Roberto Troiani e all’allenatore in pista Nicolò Bagnara. Con loro quest’anno abbiamo iniziato un progetto che è partito in gennaio quando siamo andati in Spagna ad allenarci. Voglio anche ringraziare i due fisioterapisti che mi seguono, Luca Mascia e Anna Montresor, la palestra For You di Bussolengo e il dott. Cristiano Caporali». Con il risultato ottenuto domenica potrebbero aprirsi per te le porte per gli Europei e magari anche per i Mondiali, tutti in programma in questo 2022: «Sarà difficile, anche perché ho ancora 2-3 atleti italiani davanti a me nei 400 hs. Dovrei scendere almeno di un altro secondo, ma ci proveremo: il progetto di cui parlavo prima è proiettato al 2024, quindi ho davanti a me due anni molto impegnativi, la strada è ancora lunga ma non ho fretta perché credo di essere su quella giusta». Per chiudere, fino ad una settimana fa non avresti certo pensato a queste possibilità: «Fino ad una settimana fa mi allenavo e basta… se prima prima ero affamato, adesso lo sono ancora di più. Un primo passo buono non è sinonimo di un percorso facile e lineare, quindi testa bassa e lavoro duro perché la stagione è appena iniziata!».
Andrea Etrari