Corre Francesca e non si ferma più. Sempre più veloce, sempre davanti a tutte le avversarie. Cambia la categoria ma non cambiano i risultati per la Tommasi che si prende un’altra grande soddisfazione nella gara di cross del Campaccio, uno degli appuntamenti più importanti di corsa campestre di tutta la stagione. A Legnano nella provincia milanese la giovane scaligera dell’Atletica Insieme New Foods, che nel cross è già stata campionessa nazionale Csi e campionessa regionale Fidal, ha stupito ancora una volta mettendosi dietro tutte le altre concorrenti: davanti fin dai primi metri, come le piace fare. Continuando a correre senza mai voltarsi ma guardando solo avanti in direzione del traguardo: Francesca Tommasi ha chiuso i 4 chilometri previsti dalla gara in 14 minuti e 8 secondi, lasciando addirittura ad un minuto di distanza la seconda classificata. Una gara incredibile, che chi conosce bene Francesca forse si aspettava ma che in pochi pensavano potesse essere vinta con questa facilità. «La nostra fortissima atleta si è messa in testa da subito ed ha fatto tutta la gara in solitaria» ammette Claudio Arduini, dirigente e responsabile organizzativo dell’Atletica Insieme New Foods Verona, «dimostrando una grande sicurezza oltre naturalmente ad un ottimo stato di forma. Nei cross dimostra sempre di più la sua facilità di corsa e riesce ad esprimersi a grandi livelli». Quasi a non fare fatica, quasi a volare leggera su qualsiasi terreno: erba, fango, ma anche la pista di atletica visto che la 15enne veronese l’anno scorso ha vinto la medaglia d’oro ai campionati italiani cadetti in una giornata da ricordare nella gara dei 2000 metri. Perché sulla pista di Jesolo assieme al titolo nazionale era arrivata anche la quarta prestazione italiana di tutti i tempi ed il record regionale con il tempo di 6’14”77, un ulteriore passo di una crescita che sembra inarrestabile. «La prossima stagione passerò nella categoria allieve e ne sono davvero felice» aveva detto Francesca subito dopo quella gara di qualche mese fa: detto fatto, perché nonostante il passaggio di categoria il risultato è sempre lo stesso e con tutte le avversarie dietro le spalle. «Oltre ai cross potrò fare molte più gare su pista come quelle dei 3000 metri, 1500, 2000 siepi, mentre da cadetta c’erano solo 1000 e 2000 metri». Da correre da favorita nonostante l’anno in meno di molte altre concorrenti, da vivere da protagonista. «Al Campaccio tutti i presenti sono rimasti davvero impressionati da questa sua facilità di corsa» chiude Claudio Arduini, «conosciamo bene Francesca e siamo convinti che ci regalerà molte altre soddisfazioni».
(da L’Arena di lunedì 13 gennaio 2014)