Sara Simeioni e Alberto Tomba sono i  vincitori del Premio “Giulio Onesti” 2014 che, in occasione delle celebrazioni legate al Centenario del CONI, sono stati individuati tra gli olimpionici viventi del secolo.

Il sondaggio, che ha fatto registrare un successo clamoroso in termini di adesione con quasi 50 mila preferenze espresse, ha incoronato Alberto Tomba tra gli uomini e Sara Simeoni tra le donne: sono loro i campioni olimpici simbolo dei 100 anni del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

La designazione è avvenuta tramite una votazione che ha visto protagonisti, per il 60%, gli atleti vincitori di ori olimpici e paralimpici e per il rimanente 40% gli sportivi e gli appassionati, attraverso i siti internet dei tre quotidiani sportivi italiani, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport, oltre a quelli di Rai Sport e Sky Sport, che negli anni hanno trasmesso le competizioni olimpiche. La premiazione è stata effettuata durante le celebrazioni del centenario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano lunedì 9 giugno 2014, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Sara Simeoni  – la carriera  (da fidal.it)

Nata a Rivoli Veronese il 19 aprile 1953; alta 1.78 per 60 kg di peso. Presenze in Nazionale: 72. Allenatore: Erminio Azzaro. Due volte primatista del mondo con 2.01 nel 1978. Campionessa olimpica (1980) ed europea (1978) di salto in alto.Adottò lo stile Fosbury nell’anno successivo alla sua invenzione, cioè a quel 1968 in cui Dick Fosbury emerse a livello mondiale con il suo scavalcamento a gambero. Era seguita, allora, da Bragagnolo, ma presto sarebbe nato il sodalizio tecnico-sentimentale con Erminio Azzaro, anche lui saltatore in alto. Primatista italiana assoluta quando era ancora nella categoria juniores, aveva la sua arma migliore nella carica agonistica. Nel 1978 a Brescia ha elevato a 2.01 il record mondiale, seconda donna al mondo a salire oltre i 2 metri. Più tardi, nello stesso anno, ha ripetuto il suo 2.01 battendo agli Europei di Praga la tedesca dell’Est Rosemarie Ackermann, l’atleta che nel 1977 aveva superato per prima i 2 metri. Nella sua carriera ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi olimpici: sesta nel 1972 a Monaco, seconda (dietro la Ackermann) nel 1976 a Montreal, finalmente oro nel 1980 a Mosca e di nuovo argento nel 1984 a Los Angeles (dietro la tedesca dell’Ovest Ulrike Meyfarth). Ammirata soprattutto per la sua capacità di rendere al meglio nelle gare importanti. Nelle grandi manifestazioni che l’hanno condotta fino all’oro olimpico, ha quasi sempre migliorato il primato personale: Europei 1971 (passata da 1.76 a 1.78), Olimpiadi 1972 (da 1.80 a 1.85), Europei 1974 (da 1.86 a 1.89), Olimpiadi 1976 (da 1.90 a 1.91), Europei 1978 (uguaglia il personale di 2.01). Ha impressionato ai Giochi olimpici del 1984 a Los Angeles: sebbene afflitta da infortuni, ha saputo elevarsi di nuovo a 2.00, altezza che non superava più da sei anni. Il bilancio delle sfide dirette con le sue grandi rivali è positivo nei confronti della Meyfarth, e sfavorevole contro la Ackermann.

Curriculum
Titoli italiani: 1970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1983, 1985 / alto outdoor – 1972 pentathlon – 1970, 1971, 1973, 1974, 1975, 1977, 1978, 1980, 1981 / alto indoor
Giochi Olimpici: 6/1972, 2/1976, 1/1980, 2/1984
Campionati Mondiali: elimin. qualif. /1983
Campionati Europei: 9/1971, 3/1974, 1/1978, 3/1982, elimin. qualif. /1986
Campionati Europei indoor: 9/1973, 11/1974, 4/1975, 1/1977, 1/1978, 1/1980, 1/1981
Campionati Europei juniores: 5/1970
Coppa del Mondo: 2/1977, 2/1979
Coppa Europa: 2/1979, 5/1985

Performances salto in alto
2.01 (1) Brescia 4-8-78
2.01 (1) Praga 31-8-78
2.00 (2) Los Angeles 10-8-84
1.98 (1) Rieti 10-9-78
1.98 (1) Palermo 17-9-78
1.98 (1) Spalato 25-9-79
1.98 (1) Torino 1-6-80
1.98 (1) Roma 5-8-80
1.98 (1) Formia 28-8-82
1.97 (1) Kouvola 11-7-78
1.97 (1) Mosca 26-7-80
1.97i (1) Grenoble 22-2-81
1.97 (3) Atene 8-9-82

i = indoor